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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano.
sinossi viva

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16 maggio 2017

Attacco ransomware in un sistema globale di consumo.

Attacco ransomware in un sistema globale di consumo.

La nostra opinione è che stiamo vivendo giorni sull’onda di  una esagerata nevrosi mediatica poiché 200.000 computer colpiti su un insieme do oltre 3 miliardi attivi e funzionanti è in percentuale ben inferiore al numero delle copie che ha venduto la canzone e “I DON'T WANNA CRY -https://youtu.be/QfG1qwl-Zho.  C'è solo l'ombra di un  memoria di qualcosa solo è andato storto non possiamo andare sul make-credere  sul make-credere” .
Già se ne sta sfruttando il probabile guadagno con opportunistica empatica della pubblicità indiretta consumistica, il nome di una canzone e chissà quanti ci cadranno dentro...  Ma possiamo vedere oltre poiché la produzione mass mediatica oltre all'ombra di WannaCry o di immaginari gruppi ombra, il blitz in corso sembra più un avviso che un attacco.
Un'avvertenza per quei quei manager furboni che non aggiornano i programmi per risparmiare, ricordando così ai governi di mezzo mondo “tra via della seta e il G7”  che il sistema informatico costa e, che si può fare anche a meno della solita élite politico/economica ormai definita dalla indicata anti-politica opportunista e che nei caffè si definisce “che se la spassa sfruttando i sacrifici della gente”.  Bitcoin è la parola magica che ancora non abbiamo ben compreso o che non vogliono farci comprendere.
Poi vi è la Giustizia…, fatta da leggi la quale essa stessa in trasparenza dovrà rispondere al perché non ha colpito mafia, corruzione, politici, investendo quasi esclusivamente  nella così detta giustizia sugli svantaggiati creando quel senso d’impotenza generalizzato e socialmente diffuso ,  giustificato magari con una “ ragion di Stato” inesistente. Un privilegiare le proprie attività del perseguitare piccoli cittadini  svantaggiati. (Impossibile in questa attualità non indicare due sentenze che hanno delle allucinante, quella per i morti Pirelli-amianto e quella della Costa Concordia, sentenze che hanno punito vittime e  esecutori esonerando i potenti dalle loro responsabilità! Un chè di incredibile!).
Poi vi sono le religioni anch'esse dovranno dar conto dei loro proventi e investimenti, anche di quelli passati. Per non pensare poi a quelle forma di leadership che hanno richiesto trasparenza senza applicarla per se stessi!.

Il mondo sta cambiando con il win win e coloro che hanno sfruttato l'ingenuità per raggruppare masse devono fare i conti con una realtà già attuale.
Stiamo attraversando un periodo di pianificazione di psicoterapia quale ingegneria sociale del “essere o non essere” un interrogativo comune a tutti gli uomini,  un'analisi  A.I. riguardante il destino dell'umanità nella sua nevrotica ricerca amletica applicata, dal singolo rapporto al bisogno di potere.
L' Oxford Dictionary of Current inglese definisce nevrosi come “una malattia mentale lieve coinvolgendo sintomi come la depressione, l'ansia, o di comportamento ossessivo.” ed è questa il risultato di una convulsa ignorante comunicazione dei mass media.
Una situazione sociale imposta dal potere che non riconosce il ruolo degli altri della classe svantaggiata, per imporre la propria valutazione soggettiva nevrotica negando che la comune condivisione dei propri output diversi, ciascuno dei quali ha capacità diverse contribuisce allo sviluppo comune e soluzioni diverse possono  essere adatte come compromessi tra diversi obiettivi per diversi scopi.
Per esemplificare in un parallelo con l’arte si può comprendere come già avvenuto considerando un pazzo e un fallimento che poi risulti  geniale come un Van  Gogh o Galileo e tanti altri.
Il pericolo vero è la leadership imperante del momento che pur di mantenere in essere il proprio stile colpisce la novità nell'evoluzione.  L’esperienza pone tutta la leadership avvantaggiata davanti all'interrogativo del lasciar essere o del non far essere motivando con la nostra immaginazione per la presunta ragione della conoscenza.  
Lev Tolstoj definì che “la differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza”  Ma la conoscenza è relativa e, l'infinita conoscenza è così carica di variabili, le quali sono conseguenze della variabilità del momento e che se esse potessero essere calcolate dovremmo considerare l’universo intero nella sua variabilità.
Ci dobbiamo abituare ad Imparare cose nuove spinti dalla curiosità per ognuno di noi che siamo solo uno dei miliardi nel corso della storia, dove tutto di noi è individuale ci rende significativi e ci soddisfa nel senso che ci fa illudere di poter essere.
L'educazione attualmente soddisfa una parte del nostro voler essere del desiderio di prestigio la sicurezza con la conoscenza certificata,  la percezione soggettiva creata da queste interazioni fornisce l'illusione di importanza, una percezione che esiste solo nella nostra mente e che consolida la sua sicurezza, consapevoli che  vicino a noi tutti hanno esattamente la stessa mentalità psicologica, niente di più che una frazione di ondulazione in un mare di entropia e probabilità che ci fa cambiare poco al di là delle prospezioni soggettive, degli  stati emotivi delle persone, nei nostri ambienti immediati e della conseguente probabilità, aprendoci a logiche quantistiche abbandonando le teorie classiche costantemente riproposte. A molti di noi non piace sentire questo.
L’ambiente immediato.
Riguarda la sfera d’influenza che possiamo avere, se questa sfera come nel passato viene imposta è una forma di dittatura che sposta l’attenzione per farci riconosce l'importanza di una cosa nascondendo un l’importanza dell’altra. Certamente ci libera dalla morsa di quella  voce egocentrica nella nostra testa che è principalmente responsabile di molte delle difficoltà della vita e ci potrebbe imporre un altro egocentrismo diventando noi stessi gli altri, che se indirizzato al bene comune partecipativo ha in esso una ragione di condivisione cosciente e pertanto spontanea pertanto si otterrebbe effettivamente il win win, ma questo processo manca di trasparenza e viene imposto con tasse e altre imposizioni rappresenta in assoluto una forma dittatoriale della comunicazione un'imposizione chiaramente di carattere fascista che in essere rappresenta una censura alle altre sfere d’influenza.
Nel sistema attuale la competizione tra influenze è direttamente rapportabile all'investimento economico  che limita la possibilità di della vita. siamo caduti al primo segno di disagio e disagi comprendendo che basta un verme a far cadere le mura del castello e essere un nessuno ci permette di sperimentare veramente e apprezzare la profondità del sublime mentre essere un qualcuno ora ne paga le sue conseguenze.
Già un questo la storia ci ha pagato con la sua moneta del “meglio vivere un giorno da leoni o una vita da pecora”...

Siamo uomini sapienti e possiamo andar ben oltre a questo e imparare quello che già sappiamo, con  l'umiltà di capire che si tratta delle nostre lotte che ci definiscono e non i nostri desideri, anche se essi ci liberano dalle pressioni irrazionali e dalle aspettative di un mondo incerto. Per  le persone  avvantaggiate potremmo  non essere molto, e siamo consapevoli  che non riusciremo sempre ottenere ciò che vogliamo, ma è sicuro che questo significa che non si possa provare e quando entriamo in conflitto con la storia la nostra mente ci dice  che siamo stati educati a pensare che siamo speciali, e ci piace crederlo e,  se vogliamo di più c'è un sacco di roba là fuori a comprare. Stiamo parlando di tutte le cose che si mangiano, bevono, indossano, anche quelle proibite, basta dare un'occhiata a una parte dell'universo della roba di consumo. Approfondire il motivo per cui spendiamo i nostri soldi per queste cose, per le persone dietro i prodotti - e perché è importante anche nella consapevolezza del consumo è dove condividere conoscenze uniche su come vivere una vita migliore prendendo coscienza di cosa vuol dire essere o non essere con conoscenza  consumisti nel quanto.
Tucidide